Tra i trend alimentari in costante crescita vi è indubbiamente il salmone.
Secondo i dati forniti dal Norwegian Seafood Council, l’ente di promozione dei prodotti ittici norvegesi, nei primi cinque mesi di quest’anno le esportazioni dal solo Paese scandinavo verso l’Italia sono cresciute del 24%. Secondo Europanel, società specializzata nei sondaggi, il consumo di salmone nel 2017 è invece aumentato dell‘8% con un calo di preferenze di quello affumicato a favore di quello congelato e di quello fresco. Dati che sottolineano l’attenzione crescente della popolazione italiana verso i temi salutistici e di corretta alimentazione in chiave di prevenzione delle più comuni malattie croniche.
Il salmone, infatti, possiede molte proprietà benefiche, sia che venga consumato fresco, sia affumicato.
Mangiare il salmone significa assicurarsi delle ottime proprietà nutrizionali con un apporto di calorie che non si rivela dannoso nemmeno quando si segue un regime alimentare ipocalorico. Questo pesce, infatti, è particolarmente ricco di Omega 3, un vero e proprio alleato prezioso per la nostra salute. La presenza di questi acidi grassi essenziali, infatti, permette di abbassare il livello del colesterolo. Allo stesso tempo, poi, riescono ad alzare il livello del colesterolo buono esercitando un’azione di protezione nei confronti del sistema cardiovascolare.
Gli Omega 3, inoltre, hanno la capacità di incidere positivamente sull’invecchiamento cellulare, prevengono i tumori e aiutano anche a combattere l’osteoporosi. Il contenuto degli Omega 3 al suo interno è addirittura del 2% (2 grammi ogni 100 grammi di salmone fresco), anche se in alcuni pesci come le aringhe e lo sgombro la percentuale è addirittura maggiore. Il salmone, inoltre, possiede delle proprietà benefiche anche per la capacità cognitive. I grassi polinsaturi presenti all’interno di questo pesce permettono infatti di ridurre il declino delle capacità mentali e possiedono anche un potenziale effetto anti depressivo. Il salmone, inoltre, è un alimento ricco di proteine nobili, sali minerali e vitamine.
Questo pesce, infatti, fornisce al nostro organismo una ricca quantità di vitamina D, essenziale per la fissazione del calcio e la mineralizzazione delle ossa. Nel salmone è il contenuto di idrosolubili tiamina (vitamina B1), niacina (vitamina B3), piridossina (vitamina B6), cobalamina (vitamina B12) e pro vitamina A.
Come tutti gli alimenti, però, anche il salmone ha delle controindicazioni.
E’ infatti sconsigliato alle persone che soffrono di ipertensione visto che, essendo di sodio, favorisce la ritenzione idrica ed essendo grasso e calorico non va consumato di frequente (non più di 1-2 volte la settimana) per evitare di prendere peso. Si tratta di un alimento che è inoltre controindicato in gravidanza perché assorbe i metalli pesanti presenti nelle acque, tra cui il mercurio, che possono incidere negativamente sul sistema nervoso del feto.