Il digiuno intermittente è una delle ultime tendenze della nutrizione. Si tratta di un modello di dieta che alterna dei periodi in cui si mangia in altri in cui si fa digiuno. Non si tratta quindi di una vera e propria dieta ma di un programma alimentare che suggerisce quando mangiare.
Quali sono i principali metodi di digiuno intermittente
Uno dei più popolari è lo schema 16/8, conosciuto anche metodo leangains. Con questo schema la giornata alimentare viene suddivisa sostanzialmente in due parti: 8 ore in cui si mangia e 16 di digiuno. E’ da considerarsi come un prolungamento del digiuno che già si fa quando si dorme, saltando la colazione e consumando il primo pasto a mezzogiorno per poi mangiare fino alle 20 di sera. Esiste poi il modello a giorni alterni, lo schema 5:2. L’idea di questo modello è che per due giorni a settimana si riduce l’apporto calorico ad un massimo di 500/600 calorie. I giorni non devono essere consecutivi e negli altri giorni si può mangiare quello che si vuole. Un altro metodo è il cosiddetto Eat Stop Eat, che da ovvero la possibilità di mangiare un giorno si ed un giorno no. Una sorta di “24 di pausa dal mangiare”, come le ama definire il suo creatore Brad Pilon, in cui nessun cibo viene ma consumato ma in cui è possibile bere delle bevande senza calorie.
Le variazioni dell’equilibrio ormonale
Il digiuno intermittente contribuisce a variare anche l’equilibrio ormonale, in modo tale che il corpo impari a fare un buon uso delle riserve di grassi. Questo digiuno, infatti, migliora la sensibilità insulinica, soprattutto in combinazione con l’esercizio fisico. Si tratta di un aspetto molto importante per le persone che stanno cercando di perdere peso, perché se si hanno livelli di insulina bassi è più facile bruciare i grassi. In contemporanea, poi, aumenta anche la secrezione dell’ormone della crescita (GH) accelerando la sintesi proteica così da rendere i grassi disponibili come risorsa energetica .
Come gestire gli attacchi di fame
Nei primi giorni di digiuno intermittente molte persone hanno degli attacchi di fame e avvertono un senso di affaticamento. Normalmente, però, superata la fase critica pian piano la fame scompare, normalmente dopo un paio di giorni. Quando la fame è troppo forte potrebbe essere utile bere del thé verde o del caffè nero per riuscire a resistere fino al pasto successivo. Quando si segue questo tipo di digiuno è comunque necessario tenere sotto controllo il regime alimentare evitando dei cibi come hamburgher, pizza e patatine fritte. Il digiuno intermittente è ancora più efficace se si mangia in modo sano seguendo un’alimentazione equilibrata.