Non tutti i prodotti integrali in vendita nella grande distribuzione di fatto lo sono. Per assicurarsi di mettere nel carrello della spesa prodotti che corrispondano alle caratteristiche di un vero prodotto integrale è opportuno sottostare ad alcuni accorgimenti e vanno verificate delle informazioni basilari.
Per prima cosa è importante andare oltre le diciture “fonte di fibre” o integrale macinato a pietra e focalizzare la propria attenzione sugli ingredienti riportati sull’etichetta. E lì spesso ci si rende conto che si possono trovare elencate delle farine raffinate arricchite con crusca o cruschello, la parte del seme più ricca di fibre. In questo senso la legge italiana non tutela. Infatti anche i prodotti raffinati integrati con crusca, cruschello o percentuali anche minime di farine non raffinate possono essere denominati integrali.
Può definirsi così però soprattutto un prodotto preparato con farine che non abbiano subito industrialmente una raffinazione. Il processo di lavorazione industriale, infatti, impoverisce la materia prima e con la conseguenza di trovarsi a consumare prodotti tipo fette biscottate, crackers, grissini, brioche, biscotti, pane, pasta ed altri prodotti da forno preparati in realtà con quelle farine che si sarebbe deciso di evitare scegliendo di consumare degli alimenti integrali.
Secondo EUFIC (European Food Information Council) un prodotto si può definire integrale quando riporta espressamente la dicitura “farina integrale” o “100% integrale” con gli ingredienti riportati in etichetta a confermarne la totale presenza.
E’ necessario quindi leggere sull’etichetta gli ingredienti che sono peraltro riportati in ordine decrescente. Per primi dovranno quindi comparire gli ingredienti integrali, come farina integrale di frumento, avena integrale, eccetera. Sarebbe inoltre opportuno evitare la presenza dello sciroppo di glucosio o di fruttosio-glucosio e possibilmente anche dei cosiddetti grassi vegetali.
Consumare dei cibi che in realtà non sono integrali in alcuni casi può essere anche controproducente per la salute. Le fibre isolate in questo modo possono anche rendere difficoltoso l’assorbimento di alcuni macronutrienti importanti come calcio e ferro.