La listeria, un batterio che si trasmette attraverso il consumo di cibo o di mangime contaminato
Sembra non fermarsi l’ondata di ritiri e di richiami di surgelati potenzialmente contaminati da listeria. Si tratta di una famiglia di batteri composta da dieci specie. Una di queste, la Listeria Monocytogenes, causa la listeriosi, una malattia pericolosa che colpisce l’uomo e gli animali. La Listeria si trova nel terreno, nelle piante e nelle acque. Anche gli animali, tra cui bovini, ovini e caprini, possono essere portatori del batterio.
La via principale di trasmissione è il consumo di cibo o di mangime contaminato, per l’uomo e per gli animali, ma si può trasmettere anche attraverso il contatto con animali o persone infetti. In Ungheria un focolaio di Listeria è la causa di 47 casi registrati, di cui 9 hanno portato ad altrettanti decessi in Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia e Regno Unito. E in queste ultime settimane si allargano i ritiri di prodotti alimentari surgelati, a seguito del possibile rischio di contaminazione. Un allarme che si è esteso anche in Australia e Nuova Zelanda, dove sono stati richiamati nove prodotti, un mix di mais, carote, piselli e broccoli, importati dall’Europa e venduti nelle catene di supermercati Woolworths, Aldi e IGA.
L’allerta si è recentemente diffusa anche in Italia a causa del ritiro di alcuni lotti di minestrone Findus e di prodotti surgelati Lidl e negli ultimi giorni è stato richiamato dal commercio anche il prosciutto cotto Cesare Fiorucci. Il batterio prolifera negli alimenti freschi e sopravvive anche con oggetti e superfici a contatto con gli alimenti come piatti, posate, taglieri e sopratutto frigoriferi. I cibi più a rischio sono quelli pronti al consumo come carne cruda o poco cotta, salumi, formaggi prodotti con latte non pastorizzato e prodotti di gastronomia.
Per evitare qualsiasi pericolo di contagio è quindi opportuno cuocere gli alimenti, non scongelare gli alimenti sotto l’acqua calda, sbrinare frigorifero e congelatore sopratutto durante la stagione estiva, pulire e disinfettare di frequente il frigorifero ed evitare di mangiare carne cruda, cibi affumicati e formaggi prodotti con latte pastorizzato.
Qualche giorno fa sul caso Listeria è intervenuto su Facebook il dottor Roberto Burioni, il medico diventato molto popolare suoi social per le sue battaglie contro la disinformazione in materia di vaccini: “Se ingerito può causare un’infezione molto grave. Però ha pure un tallone d’Achille: le temperature alte lo uccidono infallibilmente. Siccome immagino che nessuno di voi abbia l’abitudine di mangiare il minestrone congelato senza prima averlo fatto bollire per alcuni minuti, siete al sicuro: la listeria non sopravviverà più di qualche secondo. Certo, hanno fatto molto bene le case produttrici a ritirare il prodotto e bene fate voi a non consumare i lotti incriminati perché è sempre meglio eccedere in sicurezza e mettere al primo posto la protezione del consumatore. Però non esiste davvero nessun motivo di allarmarsi”.